Memoria storica dell’Istituto
Nel 1897 Monsignor Limonta chiamò le Figlie della Carità Canossiane per coadiuvare nelle opere parrocchiali la Comunità di San Luigi.
L’ Istituto ha quindi una storia ultra centenaria,come si legge nella “Cronaca della Casa” in data 1897, dove, a causa di una richiesta di accoglienza dei bambini più piccoli, si legge anche:” Il 22 Giugno 1931 alle ore 9.30 Sua Eminenza Cardinale Ildefonso Schuster, accompagnato dal clero locale e da molte distinte personalità fra cui il padrino dell’asilo On/le Gr. Uff. Beniamino Donzelli e molti altri…, tagliò il nastro tricolore e tutti entrarono con gran compiacimento…”
Principi ispiratori
L’istituto Canossiano considera finalità del proprio operare a favore dell’educazione dei fanciulli i principi ispiratori della Costituzione Italiana:
art. 3: ” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
art. 33: ” L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.” La legge. Nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
art.34: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita”.In quanto Scuola Cattolica si ispira alle prospettive indicate dalla CEI e agli ultimi documenti ecclesiali: esortazione apostolica “ Evangelii Gaudium”; Conferenza episcopale italiana” La scuola cattolica risorsa educativa della chiesa locale per la società.
Attingiamo alle ricchezze culturali e spirituali proposte dalla FISM e FIDAE.
In quanto Scuola Canossiana proietta sul Progetto Educativo di Istituto lo stile del proprio carisma pedagogico (Cfr. Documento canossiano del 2 Febbraio 1996).
Identità della scuola
È SCUOLA CATTOLICA
La scuola primaria “A. Limonta” e dell’Infanzia “B. Beniamino Donzelli” configurandosi come istituzione educativa cattolica, perseguono un progetto formativo riconducibile all’ampio disegno e primato educativo della Chiesa.
L’essere scuola cattolica significa pensare ed operare nel rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno, facendosi consapevolmente e responsabilmente carico del compito istituzionale ed educativo di accogliere, istruire ed educare tutti gli alunni, compresi quelli di diversa religione.
È SCUOLA CANOSSIANA
Dalla passione educativa di Maddalena di Canossa, dal suo grande amore per la promozione integrale dell’uomo, la scuola trae alimento appassionato, intelligente e creativo per uno stile educativo centrato sulla persona.
Lo stile Canossiano privilegia il metodo :
Della FORMAZIONE DEL CUORE come attenzione al soggetto in crescita per consentirgli una graduale assimilazione dei valori
Dell’ascolto e del dialogo
Della prevenzione attenta e lungimirante
Della dolcezza paziente e perseverante
Dell’educazione personalizzata e nel contempo condivisa da tutte le persone coinvolte nel processo formativo.
È SCUOLA PARITARIA E AUTONOMA
Il nostro Istituto, avendo chiesto e ottenuto la parità, ai sensi e per gli effetti della L. 62/00, è autonoma.
Tale autonomia, regolata dal D.P.R 275/99 , attuativo dell’art. 21 della L. 59/97, viene man mano sviluppata, in coerente puntuale correlazione con le esigenze proprie della popolazione scolastica e del contesto socio-culturale di provenienza, nel rigoroso rispetto delle norme che definiscono i nuovi assetti degli ordinamenti e dei curricoli del sistema pubblico di istruzione e di formazione.
In particolare, con l’anno scolastico 2004/2005, in continuità con quanto già attuato ai sensi del DM 61/03, relativo all’introduzione dell’Inglese e dell’Informatica nelle prime due classi di scuola primaria nell’a.s. 2003/2004, è stata attuata la riforma di cui alla L. 53/03. tenendo conto delle disposizioni contenute nel D. leg.vo 59/04.
L’autonomia didattica, che consiste anche nel riconoscere, come d’altro canto è esplicito dettato della Carta Costituzionale del nostro Paese, la libertà didattica a ciascun docente, viene esercitata ineludibilmente dentro lo spazio della condivisione, della verificabilità, della visibilità. Sono ammessi, sulla base di coordinate delineate dagli organi individuali e collegiali di governo dell’Istituzione, spazi ideativi e operativi ad altro personale e ai genitori
per i suggerimenti, le indicazioni, le attività utili alla ricerca psicopedagogico-didattica e alla sperimentazione.
Inoltre, nell’ambito dell’esercizio del potere didattico, sono ideati, attuati, monitorati, valutati percorsi e processi connessi con la qualità dell’offerta formativa e con una sempre più razionale e funzionale organizzazione dei tempi di funzionamento didattico delle sezioni e delle classi, i tempi di lezioni, i tempi degli alunni, i tempi delle risorse interne e esterne alle istituzioni.
Sono trattati flessibilmente:
-il monte ore annuale di ciascuna attività, ambito disciplinare, disciplina;
-la programmazione annuale, i cui tempi, quando non coincidono con l’orario delle lezioni, vengono comunque recuperati nell’ambito dell’orario obbligatorio didattico;
-i percorsi didattici individualizzati;
-l’articolazione delle risorse docenti e la distribuzione del carico didattico;
-l’articolazione dei gruppi di alunni all’interno della stessa sezione, classe e/o di sezioni e classi diverse;
-attività di laboratorio;
-i percorsi di continuità didattico-curricolare tra alunni di segmenti scolastici diversi sulla base di specifici progetti;
-la costruzione dei curricoli in verticale tra i segmenti scolastici.
L’autonomia organizzativa consiste:
-nell’adattamento del calendario scolastico alle esigenze degli alunni e del contesto sociale e culturale di riferimento, nel rispetto dei limiti numerici previsti dei giorni utili alla validità dell’anno scolastico;
-nella puntuale programmazione educativo-didattica riferita al curricolo di ogni segmento scolastico, nel rispetto del monte-ore obbligatorio previsto per attività, ambiti e discipline.
SCUOLA DELL’INCLUSIONE
Lo stile delle Scuole Canossiane è l’accoglienza e la valorizzazione di ogni Persona in tutte le sue potenzialità. Qui ognuno è aiutato a sentirsi parte della Comunità, con percorsi formativi adeguati. Questa è la scuola inclusiva che si muove in un binario del miglioramento didattico e organizzativo che si basa su tre punti fondamentali:
-tutti i Bambini possono imparare,
-la diversità è un punto di forza,
-l’apprendimento si rafforza con la cooperazione tra insegnanti, genitori e comunità (UNESCO)
Maddalena di Canossa
Nasce
dalla famiglia dei marchesi di Canossa a Verona il 1 marzo 1774.
Sensibile ai bisogni dei poveri della città e guidata da una profonda ricerca
religiosa, trova, con fatica, tramite molte esperienze e tentativi, il suo
carisma nella Chiesa: sceglierà di vivere con radicalità evangelica per Dio
solo, non secondo la forma monastica, ma nella dedizione alle persone più
bisognose, attraverso servizi di educazione, evangelizzazione, assistenza nella
malattia. Inizia la sua opera con alcune compagne accogliendo ed educando le bambine
del quartiere di S. Zeno (VR), l’8 maggio 1808.
Successivamente l’Istituto delle Figlie della Carità si estende in altre città
italiane e del mondo con diverse opere caritative nei cinque continenti.
Il 23 maggio 1831 dà inizio alla congregazione dei Figli della Carità.
Coinvolge nel suo ampio piano apostolico innumerevoli laici, rendendoli
corresponsabili nel promuovere carità.
Muore a Verona il 10 aprile 1835.
Viene proclamata beata da Pio XI l’8 dicembre 1941 e canonizzata da Giovanni
Paolo II il 2 ottobre 1988